lunedì 31 gennaio 2011

Candy A Casa di Simo - Dimmi una cAsa



Belle vero?
Le ha realizzate a mano Simona del Blog A CASA DI SIMO.
Non la conoscete?Passate a trovarla...risate assicurate!!
Per partecipare al suo Candy, ci chiede di raccontarle o ancora meglio di pubblicare una foto della nostra stanza o l’angolo di casa che preferiamo.

Questo è il mio.



Una parte della nosta cucina/salone open space dove c'è la mia amata libreria.
Non è grandissima perchè se fosse stato per me avrei realizzato la libreria sull'intera parete ma lo spazio è quello che è, quindi abbiamo scelto una che fosse più funzionale e che avesse spazio anche per le mie"porcellane", per la tecnologia del papi e per i giochi del Cucciolo.

P.s.
Non sono brava a fare le foto, vi assicuro che dal vivo è molto più bella!!

venerdì 28 gennaio 2011

Campo di concentramento di Theresienstadt

L'ultimo anno di liceo sono stata con la mia classe in viaggio d'istruzione a Praga.
Città bellissima, affascinante, storica.
Tra le principali attrazioni turistiche, tra cui Staré Město, alcuni luoghi legati a Franz Kafka, la Cattedrale di San Vito (dove sono conservate le reliquie più importanti della Chiesa cattolica boema: quelle dei santi Vito, Venceslao, Adalberto, Sigismondo e Giovanni Nepomuceno, patrono della Boemia), il Ponte Carlo (Karlův most), il Muro di Lennon, il vecchio cimitero ebraico e il quartiere di Nové Město con il suo municipio, Novoměstská radnice, visitammo il campo di concentramento di Theresienstadt.

"Il campo di concentramento di Theresienstadt (noto anche come ghetto di Theresienstadt), venne fondato presso la città fortezza di Terezín (in tedesco, appunto, Theresienstadt) che attualmente fa parte della Repubblica Ceca, e venne utilizzato dalla Gestapo tedesca durante la Seconda guerra mondiale.
Il 10 giugno 1940 la Gestapo prese il controllo di Terezín e trasformò in prigione la piccola fortezza e, dal 24 novembre 1941, l'intera cittadina venne destinata a ghetto dopo essere stata cinta da un muro.
Propagandisticamente venne presentato come il modello nazista di insediamento per ebrei, ma nella realtà era un campo di concentramento. Theresienstadt, inoltre, servì da campo di transito per gli ebrei diretti ad Auschwitz e ad altri campi di sterminio.
Il campo di Theresienstadt venne originariamente concepito per l'imprigionamento di ebrei privilegiati provenienti dalla Germania, dalla Cecoslovacchia e dall'Austria. La città di Terezín era già conosciuta per i numerosi artisti che vi risiedevano e per la ricca vita culturale e, dopo lo scoppio della guerra, molti importanti artisti, diplomatici, letterati e giuristi provenienti dalla Germania, dall'Austria e dalla Cecoslovacchia vi vennero deportati, trovandovi, nella maggior parte dei casi, la morte.
Le condizioni di Theresienstadt erano molto difficili: in una zona precedentemente abitata da 7.000 cechi si trovarono a convivere oltre 50.000 ebrei. Il cibo era scarso e nel 1942 morirono almeno 16.000 persone, inclusa Esther Adolphine (una sorella di Sigmund Freud.
Vennero deportati a Theresienstadt circa 144.000 ebrei, dei quali un quarto (33.000) morì nel campo principalmente a causa delle pessime condizioni (fame, stress, e malattie, principalmente di tifo esantematico verso la fine della guerra). Circa 88.000 vennero deportati successivamente ad Auschwitz e presso altri campi di sterminio. Quando la guerra finì solo 17.247 erano sopravvissuti
.
"



Passare sotto questa scritta mi sembrò come se stessi vivendo in un film.
C'era il sole e nonostante fosse Aprile, a Praga faceva caldo, era primavera.
Mi sembrava una beffa.Il rumore dei nostri passi sulla ghiaia spezzava il silenzio assoluto che domina tutto il campo.
Anche sforzandomi non riuscivo a concepire come la mente umana avesse potuto genere tanto dolore, morte e orrore.
Avevo già letto Il Diario di Anna Frank, visto Schindler's list e La Vita è bella ma vedere questi luoghi con i propri occhi è tutto un'altro cosa.
Con i miei compagni di classe girai per le strade del campo, ascoltando la voce della guida, poi entrammo in una delle tante celle.
E' questo che non dimenticherò mai: in una stanza piccola, un 5 metri x 5, dove noi che eravamo una quarantina di ragazzi non riuscimmo ad entrare tutti, avevano vissuto più di cento persone contemporaneamente.
Inconcepibile. Irreale. Disumano.
E' un'immagine che mi porto dentro e che con gli anni non perde l'intensità delle emozioni che ho provato quel lontano giorno.

27 gennaio per non dimenticare.

giovedì 27 gennaio 2011


Ventisette...ops dai faccio la seria che ormai ho una certa età.
Ventinove anni fa, in una fredda giornata invernale, nasceva in un clinica tedesca una bella bambina!
La storia potrebbe cominciare così ma in realtà la bambina tanto bella non era, almeno così dice mia mamma, che quando mi vide la prima volta esclamò "ma quanto è brutta!Tutto suo padre!".
In effetti quando arrivarono i miei nonni e tutto il parentame alla nursery, non ebbero problemi a riconoscermi: tra una ventina di neonati soffici, dalla pelle rosa, con i capelli biondi di 3 kili circa, io avevo un caschetto di capelli lunghi e neri, la pelle olivastra e pesavo 4 kili e 200 grammi!
La classica tedesca appunto!
Brutta ma brutta proprio, dicevano tutti, poi col tempo mi sono aggiustata!!
E veniamo al nome.
Mia mamma per nove mesi aveva pensato che se fosse nata una bambina l'avrebbe chiamata "Vanessa" ma al momento del riconoscimento all'anagrafe, quando l'impiegato chiese il mio nome, mio padre rispose "Anna", come mia nonna ovvero sua mamma.
"Azz!" disse mia mamma e dopo un breve consulto mi chiamarono "Anna Vanessa" appunto per la par-conditio.
Ma se il buongiorno si vede dal mattino questo la diceva lunga su come sarebbe andata a finire.
Questo succedeva nel lontano 1982.

Oggi 27 Gennaio 2011, 29 anni e un matrimonio, 2 amori mio marito e mio figlio, una casa, un servizio civile, la mamma, un fratello e una sorella, un gatto e un cane, un blog, 2 nonni, 3 lavori seri, 3 macchine, 3 lingue parlate, 5 traslochi, 7 tra cugini e cugine, molti sacrifici, lacrime e sorrisi, qualche pazzia, qualche delusione, qualche desiderio, pochi amici ma buoni, pochi soldi ma alla fine non servono, tante cadute ma altrettante risalite, qualcuno si è perso per strada, altri sono entrati nel mio cuore e nella nostra famiglia.
La mia vita per il momento...

mercoledì 26 gennaio 2011

Per chi passasse di qui e si ricordasse che domani è il mio compleanno e non avesse idea di cosa regalarmi, può dare uno sguardo qui sotto e farsi un'idea!!






Alla fine mi accontento di poco!

domenica 23 gennaio 2011

Coni porta riso (completamente fuori periodo!)



Questi sono i coni porta riso che avevo preparato questa estate per il matrimonio di mio cugino Andrea!
Ho preso dei cartoncini colorati, ho ricavato dei quadrati 18x18 cm e poi ho incollato le estremità per formare appunto un cono.
Questa è stata la parte più complicata perché girando sul web in cerca di idea, il suggerimento migliore diceva di usare la colla a caldo.
Io ci ho provato ma ovviamente è stato un disastro!
Un pò delusa ma speranzosa ho accantonato il lavoro per qualche giorno fino a quando non mi si è illuminata la lampadina!
Infatti ho pensato che avrei potuto usare in alternativa il nastrio biadesivo e devo dire che così facendo, realizzarli è stato molto più facile e veloce.
Ho recuperato nella soffitta di mia suocera dei favolosi veli color avorio, molto vintage, li ho riempiti con 2 cucchiai di riso (precedentemente messo in ammollo, sciacquato e lasciato asciugare al sole per togliere tutto l'amido contenente, che avrebbe potuto macchiare il vestito scuro dello sposo e degli invitati), ho chiuso con un bel nastrino bianco e ho messo questo piccolo fazzoletto all' interno del cono!

Questo il risultato!!



In rete ce ne sono di bellissimi ma io sono lo stesso molto orgogliosa del mio lavoro!

giovedì 13 gennaio 2011

Per un pomeriggio di saldi


Ve l'ho mai detto che uno dei tanti motivi per i quali ho lasciato la grande Città è perché odio i centri commerciali durante i saldi, i ponti e le festività?
Ma odio anche quelli che ci sono qui vicino e soprattutto in questo periodo dell'anno!
Ieri mio marito mi ha convinta, per il secondo giorno consecutivo, ad andare in giro, soli io e lui per negozi in un altro paese qui vicino, dove ci sono due piccoli centri commerciali (uno al chiuso e uno all'aperto!) perché vorrei comprami un paio di stivali neri!
Ma a parte i prezzi che mi sembrano "lievitati", non sono riuscita a trovare il modello che ho in mento io e che magari quest'anno non andava di moda e quindi non li troverò!
Ma questi sono dettagli.
Però in compenso mio marito si sta rifacendo il guardaroba, anche perché ha perso 10 kili e quindi nei vecchi jeans ci sta un po' largo.
Devo dire che all'ora in cui siamo arrivati, erano le tre del pomeriggio non c'era molta gente ma con l'umidità, il cielo coperto e nemmeno un raggio di sole, mi sono morta dal freddo.
Infatti stamattina mi sono svegliata con il raffreddore!
In tutto questo abbiamo lasciato il Cucciolo a casa, per evitargli inutili trasferte, insofferenza da permanenza coatta nel seggiolino, mal di macchina, pianti e perdita di sonno del riposino pomeridiano!
La mia unica raccomandazione è stata quella di non farlo addormentare più tardi delle 15, secondo voi sono stata ascoltata!?
Al nostro rientro abbiamo scoperto che il Cucciolo si è addormentato alle 16.15/16.30 circa.
Azz...e per di più mi sono sentita candidamente dire che quando si svegliava avrei dovuto cambiarlo perché aveva fatto cacca!!E ti credo che non voleva addormentarsi!!
La giustificazione è stata che mio suocero era solo e non ha avuto "lo stomaco" per pulirlo.
Ma dico io come si fa a lasciarlo sporco per ore?
E' pur vero che abbiamo chiesto noi la disponibilità a tenerlo per qualche ora ma si prevede che il suo benessere sia al primo posto.
In più il Cucciolo ha la pelle molto delicata (del resto come tutti i bambini!) e dobbiamo cambiarlo spesso altrimenti si irrita facilmente con conseguente culetto dello stesso color rosso di un'aragosta!
Ero furiosa ma per fortuna niente arrossamenti ma al nostro arrivo l' ho dovuto svegliare, quando era ancora caldo di coperte, spogliarlo, lavarlo sotto l'acqua corrente e cambiarlo!
Non vi dico i pianti e i capricci dopo.
La mia consolazione è che prima o poi tutti torniamo bambini e magari avremo bisogno di esser cambiati il pannolino....ops il pannolone.
Sono cattiva?!Forse si ma niente mi fa più imbestialire che il pressapochismo e la noncuranza!
E per le prossime uscite o il Cucciolo viene con noi, quindi che ci siano le condizioni per portarlo oppure stiamo a casa e lo shopping lo facciamo on-line!