mercoledì 31 agosto 2011

Il paggetto

Il 12 Agosto

























Eccolo qua tutto teso e un pò emozionato



















Durante il breve corteo, il Cucciolo non ne ha voluto sapere di portare le fedi e i bimbi si sono scambiati i ruoli!!

















Al sicuro tra le braccia di nonna!









Mamma e papà!

venerdì 26 agosto 2011

L'infelicità è solo un messaggio della vita che ti chiede di cambiare.

L'infelicità è solo un messaggio della vita che ti chiede di cambiare.

Non ho il diritto di essere infelice perchè alla mia vita non manca nulla o quasi per sentirmene orgogliosa eppure ci sono giorni ma a volte anche solo momenti in cui mi sento infelice, insoddisfatta, incastrata in un groviglio di sentimenti e situazioni a me sconosciuti.

Diciamo che l' infelicità per me in questo periodo della mia vita sta ad indicare che alcuni tagli vanno fatti, netti e precisi, senza rimpianti.
Le persone più care, quelle che hanno nel loro sangue parte del tuo stesso dna, sono quelle che sanno farti più male, perchè ti conoscono e sanno dove colpire.
Diciamo anche da alcune situazioni ne sono uscita molto delusa e amareggiata.
Di fronte a tanta ipocrisia la mia sincerità, a tratti cruda, ne è rimasta vittima.

Dalla bellissima frase del titolo di questo post prendo lo spunto e la forza per cambiare, cominciando da me stessa perchè gli altri non si cambiamo ma si può cambiare la percezione delle loro azioni su noi stessi e la nostra emotività.

Tre anni fa ho chiuso con mio padre, gli ho sbarrato tutte le porte di accesso alla mia vita, alla mia nuova famiglia, a mio figlio.
Senza rimpianti, senza ripensamenti, senza possibilità.
E' stato difficile e molto doloroso, qualcuno non ha capito e nè tanto meno compreso ma per me è stato giusto così.
Ora è il momento di altre persone che non si meritano le mie lacrime e i miei pensieri, le mie giornate sprecate a pensare dove, come e se effettivamente ho sbagliato.
Persone che non hanno saputo apprezzare tutta la mia sincerità, il mio mostrarmi senza maschere e/o finzioni, la mia volontà di tenerli dentro al cerchio della mia vita.
Eppure sarebbe bastato parlare, confrontarsi a viso aperto, mettersi in discussione, io per prima l' avrei fatto ma ci sono persone che per indole, per educazione ricevuta, per arroganza, per ignoranza anche mista a sentimenti di superiorità, non sono capaci di prendere in mano una situazione e chiarire.
E' più facile far finta di niente, come se il tempo potesse cancellare le azioni e le parole non dette che ci hanno ferito.
Ma quando si oltrepassa un limite è difficile tornare indietro, recuperare dei rapporti basandoli solo sull'apparenza e la finzione non ha senso.Almeno per me.
So che tutto ciò significherà ancora tanta tanta solitudine mista a nostalgia.
Al pensiero che torna indietro a noi bambine, dove era naturale condividere anche l'acqua della vasca per un bagno dopo una giornata di giochi all'aria aperta, fatti di terra, foglie e sassi.
Ma è così che si ri-cresce, come ad una pianta vanno eliminate le foglie secche, così per me è il momento di tagliare via rapporti e persone che non giovano alla mia persona, che mi rendono triste e insicura.
Perchè non tutto è dovuto.