martedì 18 maggio 2010

Perdonare sempre, ma dimenticare mai. Giovanni Giolitti


Mi chiedo se veramente può esistere il perdono, nel senso di perdonare, dimenticare, mettere in un angolo della memoria i gesti, le parole, le mancanze che ti hanno fatto soffrire.
O forse è proprio qui il mio errore, perchè appunto perdonare non significa dimenticare ma prendere atto di quello che ci ha fatto soffrire, razionalizzare e cercare di esprimere i propri sentimenti al riguardo, in modo tale che questa negatività diventi energia positiva.
La mia domanda rimane sospesa tra i fili della mia coscienza...non lo so!
E' forse la mia piu' sincera risposta!
A volte credo di non poterlo fare, di non essere in grado di voltare pagina e concedere ancora fiducia a chi mi ha fatto del male e poi mi rendo conto che mi sono contraddetta e di aver già saputo perdonare qualcuno, forse è il grado di sofferenza a stabilire la capacità o meno di perdonare.
Gli specialisti sostengono che perdonare sia terapeutico, per ritrovare un equilibrio interiore, per riacquistare la serenità, per liberarsi dei pesi morti del passato.
Arrivare al perdono implica un doloroso e tortuoso cammino interiore, bisogna rispettare questi termini per poterci arrivare ed essere consapevole di ciò che si è raggiunti.
Qualche anno fa dalla mia condizione di figlia, credevo che fosse possibile, ero molto piu' disponibile, credevo che sbagliare fosse una debolezza dell' animo umano e quindi imprescendibile nel carattere di alcuni adulti un pò "deboli", credevo all' apertura mentale nei confronti di chi pensasse che essere genitori fosse anche far soffrire i propri figli.
Oggi sono mamma e credo che mai potrei girare le spalle al mio Cucciolo e dirgli un giorno di cavarsela da solo ad affrontare la Vita!
Essere mamma significa per me accompagnare i propri figli lungo il loro percorso, di essere vicino a loro per tendergli la mano quando cadano, per incoraggiarli a non abbattersi alle prime difficoltà, esserci nel giorno del loro matrimonio e presenti in tutti i momenti belli e brutti che lo renderanno la persona che sarà, condividere la stessa condizione di genitore per crescere ancora insieme e non lasciarsi mai.
Il 1° Aprile 2009 è nato il Cucciolo e quel giorno è nata una nuova Anna.
Sono nata come mamma e come genitore e smetterò di esserlo solo il giorno in cui il mio cuore cesserà di battere!
Ed è forse per questo che oggi per me è piu' difficile perdonare.

4 commenti:

  1. Io sono per il perdono, sempre e comunque. Poi è chiaro che dipende dalla situazione.

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  2. ...tocchi un argomento davvero difficile...cosa vuol dire perdonare? fare come se non fosse successo? dimenticare? far sparire la rabbia?
    se fosse "semplicemente" questo magari sarebbe possibile...ma è qualcosa che va più in là, un riuscire ad essere in pace con se stessi e con la parte ferita. un riuscire a guardare con occhi amorevoli la persona che ci ha fatto male...
    Anch'io ho una situazione in bilico nelle relazioni familiari. Per fortuna non si tratta dei miei genitori, ma fa comunque male. E mi rendo conto che, anche se ho decisamente voltato pagina e non ho sentimenti di rabbia, non sono ancora riuscita a perdonare....forse perchè ancora non ho capito il significato profondo di questo gesto così importante. O forse semplicemente mi sento incapace di farlo. Anche se lo vorrei.
    Essere genitori ci mette davanti alla Verità, nel bene e nel male. Questa tappa di crescita penso sia un buon momento per "visitare" le ferite di un tempo, togliere i cerotti, disinfettarle. Ormai abbiamo il nostro mondo e la nostra vita che ci fanno forti di fronte al passato.
    Penso non si debba avere fretta, ma voglia di farlo con sincerità.
    Scusa se sono stata prolissa ma mi sembra un tema che, più o meno da vicino, tocca tutti.
    grazie!

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  3. io non sono capace di portare rancore, più per pigrizia che per bontà. se qualcuno mi tradisce ci passo sopra, a volte non dimentico, a volte sì.
    però sono dell'idea che odiare qualcuno è troppo faticoso, fa venire male allo stomaco, ruba un sacco di energie. se puoi passaci sopra, fallo per te.

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  4. @Ele: tu sei una donna dal cuore grande!!
    @Maggie: grazie per le tue parole davvero!!
    @ Polly: il mio non è rancore e nemmeno rabbia ma piu' un dolore che ho sempre con me nel cuore!Ecco perchè è tanto difficile da tirare fuori e affrontare!
    Però forse già il fatto di averne parlato ed essermi confrontata con voi mi sembra di aver fatto un passo avanti!!
    Grazie per il tempo che mi avete dedicato!

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